Mari e monti…

Giganti di pietra che ti dominano infondendo pace e non paura.

Montagne grigie di giorno e rosa intenso al tramonto.

Boschi, prati e valli spettacolari con marmotte sentinella che fischiano per avvisare le compagne della presenza umana.

Masi accoglienti con buoni piatti tipici.

Ogni paesaggio, ogni percorso una sorpresa e una gioia.

“Tu sei matta, non ci penso neanche! Vacci tu in montagna. Dopo le 10 di sera sono tutti a letto. E’ una noia mortale”.

Questa è la reazione di mia figlia M. al mio patetico tentativo di portarla con me qualche giorno non all’inferno, ma sulle Dolomiti, patrimonio dell’umanità Unesco, montagne tra le più belle del mondo.

Mi prende un po’ di smarrimento.

Tento una difesa, ma poi mi viene in mente che alla sua età, con poche risorse economiche, le magre vacanze che potevo permettermi erano all’insegna del sole, dell’acqua e, soprattutto, della confusione.

Più il mondo era affollato, più ci stavo bene. L’idea di passare qualche giorno in montagna e in particolare d’estate, non mi passava nell’anticamera del cervello. Troppo silenzio, troppi sentieri, troppa fatica, troppo ossigeno. Insomma, tutto troppo.

Oggi al contrario è l’idea della spiaggia che mi inorridisce con tutta quella gente, l’odore di olio solare e di sudore, le borse frigo sotto l’ombrellone, i bambini che urlano e i palloni che fischiano a pochi centimetri dalla testa.

Sono davvero diventata così vecchia o semplicemente con l’età cambiano le prospettive, le esigenze, i bisogni. Probabilmente oggi il mio posto è in montagna, il suo al mare.

2017-09-15T09:31:06+00:00 Tuesday, August 29th, 2017|

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