E oggi parliamo di riti
E oggi parliamo di riti.
L’ho già detto. Vengo da una famiglia contadina, dove il pasto era l’unica cosa sacra in una famiglia di persone poco inclini agli atti di fede.
Davanti a una distesa di gnocchi fumanti, anche un numero elevato di partecipanti con esigenze diverse e una buona dose di aggressività si acquietava e la distribuzione del cibo, compito esclusivo di mia madre, diventava una atto pacificatore, capace di creare un legame che il passare del tempo non ha consumato.
Non voglio parlare di cibo. E’ un argomento troppo inflazionato.
Voglio invece parlare di riti e di come essi siano essenziali per rendere più solide le relazioni.
Il pranzo e la cena, ad esempio, sono riti laici a cui ho dedicato un sacco di attenzioni. Persino facendo scelte lavorative che mi rendessero possibile mettere a tavola compagno e figlie ogni santo giorno.
Credo che far apprezzare il cibo e mettere in scena quel semplice e quotidiano cerimoniale curando colori, profumi, disposizione degli alimenti e preparazione della tavola, possa realizzare piccoli autentici miracoli, come ad esempio convincere i miei ragazzi, che si sono appena seduti a tavola, a ritardare il momento in cui mi chiedono se possono alzarsi.
M. ha 17 anni e ben altro da fare che frequentare i propri genitori o scambiare con essi opinioni di qualunque genere, ma se il cibo è di suo gusto le strappo un sorriso e per un po’ di tempo il telefono, quasi per magia, sparisce.
La mia ricetta di oggi: una pasta corta con le melanzane.
Soffriggo uno spicchio di aglio in olio, aggiungo i pomodori e cuocio per 10 minuti. Nel frattempo taglio a dadini una bella melanzana fresca e senza semi la friggo in una padella antiaderente con pochissimo olio (la melanzana se lo beve se ne metti tanto). Aggiungo al sugo una manciata di funghi porcini secchi, precedentemente ammollati in acqua tiepida. Tolgo i dadini di melanzana croccanti e li unisco al sugo, insieme a 2 cucchiai di pinoli precedentemente tostati e a qualche foglia di basilico fresco. Un po’ di sale e un po’ di pepe. Condisco la pasta con una ricca spolverata di ricotta secca oppure di parmigiano, che personalmente preferisco.
Certo, collegare una pasta corta e una melanzana al concetto di rito può sembrare azzardato. Ma se una zucca può diventare una carrozza, nella mia mente, un piatto ben riuscito, può riuscire a creare un momento magico nella mia famiglia.